“La volontà di rendere noto il presente comunicato è stata decisa dall’unanimità dei votanti nel Collegio Docenti del 13/06/25; il contenuto dello stesso è stato approvato dalla maggioranza del 95,28% dei suddetti votanti”
“Qui, tra schegge di cose
e di nulla, viviamo
ai margini dell’eternità.
Giochiamo a scacchi, a volte,
incuranti dei destini dietro la porta.
Siamo ancora qua
a costruire da macerie
colombaie lunari.”
[…]
(Mahmoud Darwish, poeta palestinese)
In queste giornate di violenza e di guerra, in cui la situazione in Medio Oriente sta ulteriormente precipitando, ci sembra più che mai necessario chiedere al Governo italiano e alle Istituzioni tutte, come stanno facendo altre scuole della nostra Regione, di condannare la reazione violenta e sproporzionata che, in seguito ai deprecabili atti terroristici di Hamas del 7 ottobre 2023, il Governo di Israele sta riversando sulla striscia di Gaza, dove la popolazione civile, inerme e innocente, è ormai allo stremo. Lì stanno morendo gli ultimi degli ultimi: non c’è acqua, non c’è cibo, non ci sono infrastrutture, non vi è tutela di diritti fondamentali quali salute e istruzione. Muoiono i bambini e, quando questo avviene, non esiste una ragione per tacere.
Noi crediamo fermamente nei valori della Costituzione che ci impegniamo a trasmettere ogni giorno ai nostri studenti e ci ispiriamo all’articolo 11, laddove dichiara con fermezza che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. In tal senso ci appelliamo con forza e fiducia a tutti i Governi, in particolare alle nostre Istituzioni europee, affinché venga ridata centralità al dialogo e alla diplomazia come strumento di pace e vengano ripudiate tutte le attuali politiche di riarmo che stanno pericolosamente emergendo. Ricordiamo che parlare di Gaza è parlare anche di tutti gli abomini del mondo, dall’Ucraina al Messico, dal Myanmar, al Sudan… È un invito ad aprire gli occhi alla nostra società che di nuovo erige muri invece di costruire ponti e tendere mani.
La scuola pubblica è – e deve rimanere – rigorosamente apartitica, laica, pluralista e inclusiva, tuttavia sentiamo il dovere morale di prendere posizione contro le attuali azioni del Governo israeliano e di denunciare l’insufficiente e inadeguata reazione di tutti i Governi occidentali di fronte alla catastrofe umanitaria in corso e al sempre più concreto rischio di un’estensione dei conflitti a livello mondiale.
Da parte nostra facciamo quindi tesoro di quanto affermato dai colleghi del Liceo Torricelli-Ballardini di Faenza: “Non possiamo dare alla comunità scolastica un esempio di silente rassegnazione, di cui la storia ci chiederà conto. Come adulti, come educatori, come esseri umani, abbiamo il dovere morale di non restare indifferenti di fronte alla brutalità che si sta consumando sotto gli occhi del mondo”.
Per questo motivo, il Collegio dei Docenti del Liceo Classico “G.B. Morgagni” di Forlì ha deliberato, all’unanimità dei votanti, nella seduta del 13 giugno 2025, di diffondere il presente comunicato, come esempio morale per le nostre studentesse e i nostri studenti e per mostrare loro
che le parole possono essere mezzi tanto forti da scuotere i silenzi rassegnati e timorosi, aprendo alla speranza anche nei momenti storici più difficili.
Documenti
Luoghi
Viale Roma 1
Redazione Web